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Il Campionato Velico del Lario vede dunque dopo due tappe ed 8 bellissime regate disputate le seguenti classifiche generali:
in ORC-A primo e meritatissimo primo posto per Epervier di Tino Brianza,secondo Uka Uka di Paolo Canuti, terzo Maly X di Marco Nova.
In ORC-B dominio di Surprise di Arturo Latta, secondo Alfred Komin con il suo Chiodo Fisso, terzo il Re Davide di P ietro Galli.
Neppure il tempo di smaltire le fatiche del weekend appena trascorso e
subito in acqua tra pochi giorni per la terza tappa, quella di Bellagio-Pescallo con due bastoni il sabato e la classica lunga della domenica che si svolgera' sul percorso Bellano-Dongo-Pescallo.
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Campionato Velico del Lario ORC/M Quarantaquattro le vele misurate in occasione dello Stazza Day di Valmadrera
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Le operazioni si sono rese necessarie a completamento dei dati per l’ottenimento dei certificati di rating ORC indispensabili per poter prendere parte al Campionato. Moltissimi gli Armatori presenti alternatesi secondo un programma di appuntamenti molto fitto. “Siamo molto soddisfatti per come si sono svolti i lavori” cosi uno degli organizzatori. “tutto e’ andato liscio anche la meteo ci ha assistiti nonostante le previsioni del giorno prima fossero pessime. Grazie alla disponibilita’ del Circolo Velico Tivano e del suo Presidente Giuseppe De Luca che ci ha assistiti mettendoci a disposizione la segreteria e gli spazi necessari abbiamo completato il lavoro ed ora siamo oramai pronti per l’ottenimento dei certificati. Il campionato si aprirà sul ramo comasco tra Como e Cernobbio il 5 e 6 Aprile prossimo. Cinquantatre le barche attualmente iscritte. Per la prima volta ci sara’ la possibilita di vedere in acqua un numero impressionante di imbarcazioni di forge e dimensioni diverse che grazie al sistema certificato ORC potranno gareggiare tutte insieme. Qui le foto relative all'evento: Foto
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In chiusura dell'intensa giornata l'incontro intercircoli presso il Circolo Velico Tivano di Valmadrera mediato dal Comitato Tecnico, nel quale si sono definiti gli aspetti organizzativi dell'evento il cui scopo primario e' stato quello di uniformare le nove tappe previste dal Campionato. Undici i Circoli coinvolti da aprile a settembre e questa prima edizione che sara' resa ancora piu' emozionante grazie alla programmazione della regata long distance di settembre che partira' da Lecco e vedra' la linea d'arrivo a Domaso. Il gran finale sara' a Bellano con la disputa della storica Coppa Bellano che varra' come nona ed ultima tappa del Campionato e che definira' i vincitori delle varie classi.
Il Comitato Tecnico precisa che sara' sempre possibile iscriversi al Campionato ma il prezzo a forfait comprendente la produzione dei certificati ORC non potra' piu' essere garantito.
La premiazioni si terranno domenica 28 settembre 2014 al termine delle regate presso il Palasole di Bellano.
(uff. Stampa CVL2014)
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Grazie alla calorosa accoglienza e al desiderio di fare squadra di tutte le parti, si sono prese importanti decisioni come quella di standardizzare le quote d’iscrizione che quest’anno non supereranno i 60 Euro a weekend. Molto s’e’ fatto sul fronte dell’organizzazione. Il Comitato Tecnico del Lario presterà ai Circoli la propria competenza nella gestione della documentazione, delle crew list e delle classifiche. Insomma per la prima volta i Circoli potranno concentrare le loro energie nell’accoglienza delle barche e degli equipaggi delegando una parte della burocrazia al CTL. Gli armatori attraverso il portale della manifestazione potranno aggiornare le crew list sino alle 18:00 del giorno precedente l’evento. Ai Circoli giungeranno gli elenchi aggiornati facilitando cosi il compito del controllo della documentazione. I Circoli avranno infine a disposizione uno strumento che permettera' loro di accedere alla visione dei documenti di tutte le barche iscritte. Molti altri aspetti di natura tecnica sono stati valutati e inseriti nel Regolamento Circoli che andrà in distribuzione nei prossimi giorni. Non resta dunque che attendere la tappa di apertura che farà da battistrada per l’intero campionato.
(Uff. stampa CVL2014)
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Il Circoli Velici del Lario si apprestano ad ospitare un centinaio di velisti provenienti da ogni dove per una manifestazione che nelle intenzioni degli organizzatori diventerà un punto di riferimento per i classe libera ORC e Metrica nell’area laghi del nord d’Italia. La particolare orografia del Lario e la presenza dei due venti di origine termica Breva e Tivano che spirano tutto l’anno con intensita’ comprese tra i 6 e 20 Kn, permette di posizionare campi di regata particolarmente interessanti e per nulla scontati.
Sono previsti sconti sulla tassa d’iscrizione ai primi yacht che regolarizzeranno la loro iscrizione e agli Armatori che decideranno di rappresentare i propri Circoli di Riferimento. L’elenco degli iscritti e a seguire copia dei Certificati di Rating, saranno disponibili sul portale dedicato all’evento. A campionato iniziato sarà altresì possibile visionare ed aggiornare le crew list rendendo trasparente ed agevole anche questo aspetto a tutti i team in gara.
Gli iscritti al Campionato Velico del Lario ORC 2014 avranno ormeggi garantiti presso le strutture dei Circoli Organizzatori dal Venerdì precedente la manifestazione sino a chiusura dell’evento. Una vasta gamma di tipologie di alloggi, che vanno dai campeggi vicino ai posti barca a diversi hotel nelle vicinanze saranno a disposizione per coloro che giungeranno da fuori del territorio. Per chi non partecipa alle regate e per le famiglie sarà possibile usufruire delle numerose strutture ricettive in ambito nautico ma non solo.
Ai media sarà messo a disposizione una speciale sezione del portale dove sarà possibile visionare le classifiche, le foto e i commenti che verranno pubblicati nel proseguo del campionato.
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L’attivita’ di regata su cabinati e monotipi a chiglia che regatano a compensi e’ sempre stata oggetto di discussioni e di scelte diversificate nei tempi e nei luoghi. L’incontro si pone l’obiettivo di fare il punto sulla vela d’altura e minialtura (cabinati) con particolare riferimento alle potenzialita’ di sviluppo offerte ai Circoli della XV^ zona che fossero interessati ad organizzare sui nostri laghi manifestazioni ORC. Agli armatori sara’ parimenti offerta la possibilita’ di porre domande agli esperti chiarendo aspetti di carattere tecnico ed economico legati all’adozione del sistema ORC. All’incontro saranno presenti Fabrizio GAGLIARDI Consigliere Federale responsabile per la Vela d’Altura FIV e L’Ing. Nicola SIRONI ORC Measurement Chairman.
(Redazione – Lariovela.it)
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Monza 11-01-2012 Orza Minore
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Danilo Fabbroni ama definirsi un marinaio d’acqua dolce perche’ nasce sulle sponde di un lago alpino nella vicina svizzera. E’ figlio d’arte il papa’ e’ stato uno degli artefici del moro di Venezia e gli ha insegnato l’arte ma lui ha voluto girare il mondo prima di mettere la testa a posto. Per dieci anni ha fatto il marinaio per gli armatori piu in voga ed e’ proprio in questo periodo che si e’ appassionato a cordame, sartie, drizze etc. etc. Con il patrimonio di conoscenza acquisito apre la sua prima attivita’ la Fabbroni & Vongher a Porto Santo Stefano Grosseto con un amico d’infanzia. In seguito viene chiamato in Harken ad occuparsi dei progetti speciali e all’assistenza tecnica. Ma chi e’ il rigger e soprattutto cosa si intende per rigging? Presto detto il rigging e’ come la cinghia di trasmissione di una automobile serve a far girare il motore, dunque tutto cio’ che serve per tenere in piedi l’albero, regolarlo, issare e ammainare le vele puo’ definirsi rig. Purtroppo come per i motori ci si accorge del rig solo quando iniziano i problemi. Ma in senso piu generale in rigging e’ l’arte di tenere ferme delle cose con corde ed arganelli. Anche montare impalcature per un teatro e’ rigging. L’attrezzatura di coperta centra e non centra con il rigging a meno che non ci sia di mezzo una drizza od una scotta. Quando dunque ci si deve occupare del rigging? Almeno tutte le volte che prendiamo a noleggio una imbarcazione prima dell’uscita in mare. Non serve un occhio esperto basta guardare con attenzione e ragionare su cio’ che si osserva. Sulla propria barca ci si dovra’ occupare del rig almeno una volta a stagione. Importante salire sull’albero per dare un’occhiata con la stessa frequenza. Uscire in mare su una barca a noleggio senza aver fatto un giro sull’albero per una attenta verifica puo’ costare caro. Attenzione agli stralli di prua quando si utilizzano i winch motorizzati. Per evitare spiacevoli inconvenienti soprattutto durante la navigazione notturna, conviene portare tutte le drizze a poppa per evitare che si attorciglino sullo strallo. Se avanza drizza nella parte alta dello strallo perche’ la relinga e’ piu corta e’ meglio spostare il rollafiocco piu in alto in tal modo si evitera’ che la drizza possa finire accattivata nella parte alta dello strallo causando inconvenienti all’intera attrezzatura. Questo fatto succede con tutti i rollafiocchi indipendentemente dalla loro qualita’. Non dimenticate di portarvi la drizza di riserva quando vi fate issare sull’albero! Le lande e gli attacchi vanno guardati attentamente e se ci sono dubbi meglio impiegare particolari sostanze che ci permettono di mettere in risalto le cricche. Un capitolo a parte sono le coppiglie che devono essere protette con del silicone onde evitare che si possa incattivare un cima o peggio una vela. Meglio preferire le tradizionali a quelle ad anello. Vanno aperte non piu del 40% perche bisogna tener presente che puo’ capitare di doverle rimuovere in condizioni difficili. La testa e soprattutto la base dell’albero vanno attentamente controllati. I rivetti di acciao nel profilati di alluminio non vanno bene perche’ costituiscono una pila voltaica. Meglio interporre Duralac quando si devono accoppiare componenti di diversa natura. La corrosione in una barca puo’ essere causa di una riduzione del carico di rottura del 70%. Gli alberai spesso si dimenticano di drenare i loro alberi cosi all’interno si possono trovare litri di acqua salmastra che e’ la fonte principale della corrosione. Verificare bene le lande gli attacchi e i punti dove le sartie passano dalle crocette. Va tolto tutto cio’ che ci impedisce di vedere bene silicone gomma autovulcanizzante etc. etc. I liquidi penetranti ci permettono come gia detto di verificare se ci sono cricche. Controllare l’attacco del paterazzo e sull’albero i terminali a mezza sfera che devono uscire senza subire deviazioni. Anche le barche in banchina che risentono di forte risacca per effetto fatica sono maggiormente soggette a rotture. Le sartie in tondino o spiroidale devono aver installati i terminali dotati di uno o due giri di riduzione di materiale. Si tratta di una sorta di fusibile che ci permette di valutare se la sartia e’ a fine vita. Le crepe piu pericolose solitamente sono quelle oblique (ortogonali alla lunghezza della sartia) riscontrabili dopo opportuno smontaggio nella parte a fungo del tondino. Quelle parallele non pregiudicano la tenuta della sartia. In ogni caso e’ bene tenere sempre d’occhio il fusibile di sicurezza inserito nel terminale che serve anche a segnalare le sofferenze dovute al disallineamento. Verificare bene anche i tornichetti e se sono protetti da tubi, fasciature etc. e’ bene rimuovere il tutto almeno una volta all’anno. La pulizia della barca e’ importante non solo per questioni estetiche ma perche’ ci permette di controllare con dovizia tutti i particolari della stessa. Se lo spiroidale ha qualche legnuolo rotto e’ bene procedere con solerzia alla sostituzione. Spesso i terminali bassi sono maggiormente soggetti a corrosione perche’ il salmastro si accumula piu facilmente di quelli in alto. Anche dei terminali pressati non correttamente troppo o troppo poco sono fonte di guai. Attenzione a quelle lande montate su ponticelli inadatti allo scopo che presentano deformazioni. Attenzione alle lande non perfettamente allineate o ai girafiocco posti sotto coperta perche’ piu difficili da allineare con alberi particolarmente flessibili soggetti ad importante aggolettamento (inclinazione dell’albero verso poppa ndr). In mediterraneo il sartiame in spiroidale va cambiato ogni sette anni. Meglio disalberare almeno ogni 10 e sostituire le lande intorno ai 20. Tanti anni fa si potevano trovare in commercio degli spiroidali di fattura anglosassone che erano eccezionali. Purtroppo dato il loro alto costo sono andati progressivamente sparendo.Tutto quanto si trova oggi sul mercato e’ di origine orientale di scarsa qualita’. Nel caso di sartie in tontino si puo’ tranquillamente attendere 10 - 12 anni prima della sostituzione ma tutto naturalmente dipende anche dalle condizioni d’uso del mezzo. Il tondino deve essere di Nitronik 50 che e’ un acciaio amagnetico che resiste piu del doppio del AISI 316 comunemente impiegato nella nautica.
Se vi capitasse di trovare sartiame in tondino AISI 316 bello lucente dovete necessariamente procedere alla sostituzione perche' inadatto. Se spostiamo la nostra attenzione al cordame il discorso si fa un po piu complicato perche’ dipende dal materiale di fabbricazione. Tenete presente che in Italia abbiamo la Gottifredi/Maffioli che fa delle cime che ci invidiano in tutto il mondo!
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(enea beretta Lariovela.it)
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