Cielo coperto, temperatura insolitamente rigida per una località marina, vento incostante ma soprattutto mare agitato, molto agitato con onde formate di qualche metro. Insomma condizioni poco ideali per i regatanti d'acqua dolce scesi dal Lario, in pochi per la verita' scoraggiati dalle previsioni meteo. Parlando dei piu temerari da segnalare la partecipazione dell'equipaggio al completo di Mollicona capitanato da Vincenzo Mercuri già presente nella giornata di sabato per una tuning in previsione della competizione domenicale. “Abbiamo navigato con condizioni di mare ancora piu disagevoli in direzione di Portofino e ritorno ieri senza grosse difficoltà, quest'oggi complice forse la stanchezza e lo scarso vento, usciti dal porto abbiamo sofferto da subito di mal di mare” cosi ha dichiarato agli amici che nel dopo regata si sono ritrovati in un noto locale della zona per fare il punto della situazione davanti ad un bel piatto di spaghetti alle vongole veraci. Con loro anche l'equipaggio dimezzato di Via col Vento “Ho faticato a trovare coraggiosi marinai disposti a seguirmi in questa trasferta. Sapevamo fin troppo bene cosa ci aspettava e proprio per questo motivo che mi sento di ringraziare chi mi ha seguito in particolare modo l'amico Enea Beretta che ha accolto con grande entusiasmo la mia offerta pur sapendo che le condizioni del mare non sarebbero state a lui ideali. Abbiamo tenuto duro sino alla fine chiudendo la prova in quinta posizione e dunque non ci possiamo lamentare” cosi l'armatore di Via col vento Mauro Benfatto. Una giornata faticosa dunque ma proficua sotto l'aspetto tecnico perche' ha permesso a questi atleti di ampliare il loro bagaglio di conoscenze di navigazione sotto cattivo tempo. A terra gli amici liguri vedendo le facce dei “laghee” stravolte, si sono profusi in generose pacche sulle spalle dimostrando di aver apprezzato il coraggio dei colleghi. I prossimi appuntamenti sono per il 14 e 28 marzo e la tappa conclusiva del 10 e 11 Aprile stessa sede stesso mare....
(Redazione Lariovela.it)
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Che fosse argomento ostico da comprendere da parte di armatori e velisti in genere e' cosa assai nota vista la complessita' dei temi trattati. In ragione di cio' Phi!Number societa' milanese di consulenza che si avvale dell'esperienza di regatanti professionisti di comprovato valore, all'interno della rassegna d'incontri promossi dalla stessa rivolti al mondo della competizione velica, ha ritenuto opportuno dedicare all'argomento una serata di studio.
A dipanare l'intricata materia e' stato chiamato l'Ing. Nicola Sironi Measurement Committee Chairman ORC considerato uno dei massimi esperti in Italia di regolamentazione ORC, membro dell'ITC (International Technical Committee) il comitato tecnico che si riunisce con cadenza annuale in occasione di importanti eventi mondiali per aggiornare le regole. L'esperto navale ha collaborato con lo studio di progettazione Vallicelli per lo sviluppo dei gloriosi VI classe IOR nei tempi in cui dall'altra parte dell'oceano si progettavano le meravigliose imbarcazioni che fecero la storia della competizione velica nel mondo. “Proprio in quel periodo” tiene a precisare l'esperto “gli americani si resero conto che era venuto il momento di dare vita ad un regolamento che fosse meno forzato dello IOR. Le barche che uscivano dai cantieri avevano forme predeterminate che prescindevano dalle regole di buona costruzione. Per la prima volta si inzio' a parlare di modelli matematici ma la potenza di elaborazione dei primi personal computer non era sufficiente per poter risolvere i complessi calcoli richiesti dall'approccio VPP (Modello matematico dell'imbarcazione che permette di prevedere le performance nelle diverse andature). Quanto la tecnologia lo permise il modello venne utilizzato inizialmente per verificare le ipotesi progettuali diventando in seguito regola. Nel 1990 il regolamento IOR venne soppiantato ad iniziare dai paesi nordici dall'IMS rimasto in vigore sino al 2008 sostituito dall'attuale ORC. Oggi si sta assistendo ad un revival IOR a seguito della ristrutturazione di gloriose imbarcazioni da parte di facoltosi armatori che unitamente alle loro barche hanno resuscitato anche gli antichi circuiti; nulla a che vedere naturalmente con le attuali regolamentazioni. Le barche sono state ristrutturate con rigore secondo i piani d'un tempo ma apportando le modifiche necessarie per renderle sicure per il tipo di navigazione prevista. A differenza dai sistemi concorrenti che si basano sui risultati delle regate (performance based) per mettere a punto il loro sistema ad handicap quali i TdT - PHRF- IRC- YARSTIC etc. il regolamento ORC (science based) che si basa su una base scientifica, permette di far navigare non solamente barche differenti ma anche monotipi che desiderano regatare con un piano velico diverso con equipaggi misti (professionisti e dilettanti) o con budget limitati anche se riguardo quest'ultima possibilita' nascono facilmente le solite incomprensioni. L'ORC e' riconosciuto dall'ISAF e pertanto l'unico ad aver diritto ad un campionato mondiale. Esiste anche un libro verde nato inizialmente per le tom cup usato come riferimento per la compilazione dei Bandi di Regata. Il fatto che ogni anno le barche vincenti non sono sempre le stesse sta a significare che il sistema e' valido. Non v'e' segreto (anche se per la verita' poco si comprende della funzionalita' del VPP ndr) nella regolamentazione e tutta l'organizzazione poggia su trentacinque organizzazioni in tutto il mondo che nel 2009 hanno rilasciato piu di ottomila certificati. In Italia e' L'UVAI (Unione Vela Altura Italiana ndr) che ha il compito di rilasciare i certificati sia del tipo international che il semplificato ORC club. L'ORC club e' un certificato semplificato dal costo contenuto basato su dati che vengono dichiarati dall'armatore. Esiste un database centrale dove sono riportate i piani delle imbarcazioni piu note che fa naturalmente da riferimento” Il certificato ORC Club puo' essere in qualsiasi momento integrato dalle misurazioni dello stazzatore (si tratta di circa cinquemila punti di misura effettuate con sofisticate strumentazioni con la barca sul proprio invaso e di misure di stabilita statica e dinamica in acqua) che permettono di ottenere il certificato International. Il certificato non ha scadenza ma se vengono apportate modifiche al piano velico o alla parte immersa si deve procedere a misurazioni accurate della sola parte modificata. Insomma a fronte della spesa iniziale gli aggiornamenti successivi sono piu facili e dunque meno costosi. Il comitato tecnico ITC proprio grazie all'intenso lavoro dei suoi componenti tra i quali il nostro Fabio Fossati ha apportato modifiche dal 2008 introducendo la possibilita' di utilizzare le famose vele code 0 o far uso di appendici sulla carena per aumentare la stabilita' sotto sbandamento. E' stata inoltre introdotto un buco di regolamento sull'uso dei tangoni per gli spinnaker con piccoli handicap a seconda della lunghezza degli stessi. Gia nel 1995 e' stato permesso l'albero di carbonio e in seguito verranno presi in seria considerazioni tutte le innovazioni che il progredire della tecnologia mettera' a disposizione dei progettisti. A proposito da quest'anno il comitato tecnico accettera' anche i files tecnici che i progettisti metteranno a loro disposizione. Naturalmente sono dati che resteranno ad uso esclusivo del comitato e che verranno in ogni caso vagliati con le necessarie misurazioni dal momento che alcune lavorazioni di cantiere (ad esempio l'attacco scafo coperta) non sono in grado di garantire una adeguato livello di precisione.” A conclusione del lungo escursus gli armatori presenti e tanti altri “curiosi” tra cui il nostro esperto velista Enea Beretta hanno letteralmente tempestato di domande il professionista. Quali i punti focali su cui lavorare per ottimizzare le imbarcazioni la domanda piu gettonata? “Non c'e' un vero e proprio punto focale che permette di ottimizzare l'imbarcazione perche tanti sono i parametri che intervengono nella determinazione del certificato ma certamente il coefficiente prismatico unitamente alla posizione longitudinale del punto di carena fanno la differenza” cosi il professionista. Una risposta ineccepibile dal punto di vista formale dalla quale pero' non si puo' certo trarre granche'. Il Coefficiente prismatico precisa l'Ing. Sironi “si ricava dal rapporto fra il volume del semicilindro avente come diametro il baglio massimo e il dislocamento mentre la posizione longitudinale del punto di carena determina la soluzione progettuale della carena in funzione della tipologia di andatura che si vuole ottimizzare. Punte affilate e poppe allargate permettono di ottenere buoni rapporti a discapito di altre performance.” Proviamo allora a spostare il discorso su questioni piu concrete e gli chiediamo lumi circa le novita' relative alle vele. “La rinnovata normativa in fatto di vele penalizza le soluzioni che prevedono rande eccessivamente allunate”. Nella passata stagione capitava infatti di vedere rande cosi allunate che in occasione dei cambi di bordo facilmente si incattivivano nei paterazzi determinando situazioni pericolose. Gli armatori quest'anno saranno dunque costretti a rinnovare le rande e a fare i conti con il bilancino riguardo i tagli degli spinnaker come conseguenza degli handicap introdotti dalla lunghezza dei tangoni. Nonostante cio' individuare le soluzioni convenienti da adottare a seconda del tipo di imbarcazione dove spingere l'ottimizzazioni e' lavoro per veri esperti del settore. Phi!Number e il suo staff tecnico diretto da Marco Caglieris e' in grado di mettere a disposizione degli armatori i migliori professionisti del settore curando sia gli aspetti tecnici che quelli commerciali per un approccio cost sensitive di qualsiasi tipologia di problema inerente il mondo della competizione velica.
(Redazione Lariovela.it)
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Continua la rassegna di interessanti serate dedicate al mondo della competizione velica, organizzate da Phi!Number societa’ milanese di consulenza fondata dai regatanti professionisti Duccio Colombi e Luca Bacci. Giovedì 18 p.v. in via Fiori Oscuri (zona Brera) ore 21.00 “saranno illustrate le evoluzioni del regolamento ORC e un architetto navale illustrerà le principali opportunità di ottimizzazione del rating delle imbarcazioni insieme alla strategia da adottare. I velai illustreranno le principali novità del settore e le possibili scelte di un armatore per lo sviluppo del suo programma annuale” . Un' occasione dunque per migliorare le proprie conoscenze in un ambito non sempre chiaro da comprendere a fondo. Potranno trarre vantaggio da questa opportunita’ anche i regatanti “laghee” proprio in considerazione di una maturata consapevolezza della necessita di adottare schemi di compenso alternativi ai classici TdT che proprio in ragione della loro totale deregulation; hanno finito coll’affossare una classe (la libera) che negli anni contava svariate decine di estimatori. Comprendere dunque la regolamentazione ORC permettera’ ad ogni armatore non solo di affrontare la competizione conoscendo a fondo i limiti e le potenzialita’ della propria imbarcazione ma anche di lavorare per apportare le migliorie (in accordo con il Regolamento di stazza) necessarie a raggiungere l’obiettivo prefissato. Lariovela ritiene che l’argomento sia di grande interesse e pertanto sara’ presente. Per coloro che intendono partecipare ma che sono poco avvezzi ad affrontare i meandri milanesi in auto, si consiglia vivamente di utilizzare i mezzi pubblici treno + metro. Ecco un possibile schema per chi dovesse giungere da Lecco.
Da Lecco treno 10585 delle ore 19.09 che giunge a MiPG alle ore 20:11 + Metro linea verde direzione Abbiategrasso fermata Lanza + due passi a piedi lungo via Pontaccio 2° traversa a DX via Brera poi prima a SX Fiori Oscuri.
Infine ricordiamo che per partecipare alla serata gratuita e’ necessario iscriversi presso il link indicato:
ISCRIVITI per garantire la disponibilità del tuo posto gratuito alla serata.
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“Novita’ nessuna ma tante conferme di cio’ che gia attuavo nelle diverse situazioni mare, lago, onda etc.” Dalle parole del campione Zonale della classe J24 Ruggero Spreafico traspare la soddisfazione per aver consolidato il suo modo di condurre l’imbarcazione. Del resto la Tuning Session organizzata dalla classe in collaborazione col CV Tivano di Valmadrera proprio questo si prefiggeva. “Andrea Casale ha condotto la parte teorica in modo impeccabile con la semplicita’ di chi le cose le sa per d’avvero e non ha bisogno di usare paroloni per darsi importanza. I responsabili della Quantum si sono occupati come c’era d’aspettarselo delle vele, regolazioni comprese. Tra le tante informazioni anche qualche trucchetto che avrei avuto piacere rimanesse nel cassetto. Ora anche i miei amici laghee mi staranno alle costole”. Conosco fin troppo bene Ruggero cosi faccio finta di stare al gioco prima di scambiare qualche battuta conclusiva con lui. Chi ha partecipato all’evento? “C’eravano tutti noi del lago di Como e un nuovo timoniere che da quest’anno partecipera’ allo zonale.” Insomma dico io pochi ma buoni e lui come al solito sorride. Mi rimane il rammarico di non aver potuto prendervi parte perche’ impegnato sul ramo occidentale del lago a dirigere la terza tappa del campionato invernale di Moltrasio. Sara' per la prossima volta ma chissa'.
(enea beretta Lariovela.it)
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A queste domande ha dato risposta l’Ing. Bruno Zirilli uno dei piu quotati professionisti del settore invitato da Duccio Colombi della Phi!Number in occasione degli incontri che la neonata azienda di consulenza milanese ha messo a disposizione degli appassionati velisti lombardi. L’ing Zirilli ha svolto il suo lavoro con il team di +39 in occasione della 32ma America's Cup e vincitore della tappa di Nizza del Louis Vuitton Trophy con il team Azzurra. Phi!Number precisa Duccio Colombi nella presentazione "supporta gli armatori nelle scelte strategiche in tutte le aree di competenza in modo professionale e a costi definiti. Si occupa anche della logistica predisponendo per loro i trasferimenti dell’imbarcazione e dell’equipaggio. Cura le comunicazioni con gli enti organizzatori delle Regate e predispone una attenta formazione dell’equipaggio. Seleziona per gli stessi i migliori professionisti del settore". Un lavoro delicato che nasce dalla grande esperienza dei due soci fondatori destinato a nostro avviso a lasciare un'impronta importante nella vela a medio e alto livello. Lariovela era presente a quell’incontro che ha visto tra l’altro la partecipazione di equipaggi di tutto rispetto giunti a Milano per conoscere Zirilli e sostenere nel contempo la bella iniziativa di Phi!Number. Ma vediamo nel dettaglio quanto e' stato riferito dal professionista:
Una figura complessa quella del navigatore a bordo di imbarcazioni da regata. Non e’ un tattico perche’ quel lavoro e’ svolto dallo stratega, non un tecnico perche’ gli strumenti di norma vengono installati dagli specialisti delegati dalle case produttrici. Nella realtà il navigatore e’ un po dell’uno e un po dell’altro. Spesso quel ruolo non e’ nemmeno cosi chiaro e questo importante compito viene assegnato all’informatico di turno che nella migliore dell’ipotesi riuscira’ a far funzionare discretamente il software ma non sara’ in grado di trarne vantaggio per l’equipaggio. Ma quali sono i suoi interlocutori e come avviene la comunicazione a bordo? Il navigatore comunica soprattutto con il tattico poi in particolari circostanze anche con il timoniere. L’affiatamento tra queste figure e’ indispensabile, si utilizza un frasario particolare ma molto spesso ci si intende anche a gesti o semplici occhiate per non rischiare di rivelare i piani di battaglia al “nemico” se si trova nelle vicinanze. Il navigatore per svolgere il proprio compito fa uso di software specifici che gli permettono ricostruire in forma numerica tutto quanto accade sull’imbarcazione e sul campo di regata. Il software e’ interfacciato con la strumentazione di bordo classica: anemometro, bolinometro, bussola, gps, etc. etc. ma sempre piu spesso anche con una raffinata sensoristica. Le manovre fisse fanno capo a celle di carico per la misura delle compressioni, la timoneria e’ collegata ad un sofisticato misuratore angolare e cosi per altre manovre carrelli compresi. Riuscire a calibrare tutti questi strumenti e’ il primo compito del navigatore ecco perche’ deve imbarcarsi con largo anticipo sul resto dell’equipaggio. Le regolazioni dinamiche (settaggi) devono avvenire in navigazione impensabile dunque uscire cinque minuti prima del segnale di partenza perche’ i dati risulterebbero totalmente inattendibili. Una regolazione fatta il giorno prima puo’ risparmiare un po di tempo ma non sostituisce la fase di preparazione che e’ funzione delle condizioni meteomarine del momento. Quando tutto e’ a puntino allora dovra’ dedicarsi allo studio dello scenario (geometria del campo, posizione della linea, condizione meteo) ritoccando se del caso le calibrazioni. Nulla deve essere lasciato al caso perche se dovessero sorgere dubbi circa la corretta interpretazione degli strumenti tutto il lavoro andrebbe perduto. Nella fase di prepartenza il prodiere prende i riferimenti a terra per la linea ma il navigatore deve sapere al metro dove si trova l’imbarcazione rispetto al campo. E’ necessario che provveda ad inserire i dati dei mark forniti dal Comitato di Regata e nel caso questi non siano disponibili, essere pronto a rilevarli sul campo. Nell’ultimo minuto riferisce al timoniere la posizione dell’imbarcazione rispetto alla linea per es. Cinque lunghezze sotto a meta’ linea. La stima dei tempi e’ determinante per una buona partenza ma cio’ e possibile se si conoscono anche i tempi di evoluzione dell’imbarcazione nelle diverse situazioni di mare e di vento. Tutti dati che sono stati precedentemente mappati ed inseriti nel software. Un buon navigatore deve essere flessibile nel senso che su indicazione del tattico deve essere in grado di ricostruire lo scenario di partenza nel caso si presenti l’imprevisto e cio’ accade assai spesso. Sul bastone la comunicazione si fa piu rada il tattico vuole conoscere la geometria per stabilire i punti di vira. La posizione della boa uno e’ sotto stretta sorveglianza il software all’occorrenza con una triangolazione e’ in grado di stabilire le coordinate geografiche al metro nonostante cio’ la bussola di rilevamento e’ a disposizione del navigatore semmai ne sentisse la necessita’. La situazione meteo e’ sovrapposta ai dati di navigazione per poter scegliere le zone di mare piu favorevoli ad una navigazione veloce in base alle polari precedentemente mappate. Il navigatore con i suoi strumenti pianifica le virate raccogliendo nel frattempo i dati per le scelte che il tattico fara’ sulle andature portanti. Previsioni del vento e crossover alla mano (diagrammi delle diverse vele imbarcate forniti dalla veleria ndr) gli permettono di consigliare per tempo i cambi di vela. Nelle regate costiere il suo lavoro diventa ancora piu complicato perche’ oltre alla meteorologia generale si deve occupare anche dei fenomeni locali prestando attenzione all’orografia. In definitiva un ruolo di primaria importanza quello del navigatore che non puo essere affidato ad una persona che non dispone di adeguata formazione. L’Ing Zirilli e Phi!Number terranno un corso per coloro che desiderano entrare a pieno titolo in questo affascinante mondo delle regate ad alto livello. Agli interessati consigliamo di consultare le pagine dedicate sul sito di Phi_Number.
(enea beretta Lariovela.it)
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“Ci sono pervenute piu di centocinquanta richieste di partecipazione alla serata dedicata al navigatore di bordo” piacevolmente sopreso Duccio Colombi uno degli organizzatori al nostro telefono questo pomeriggio “pertanto abbiamo ritenuto opportuno organizzare una seconda serata per permettere a tutti di seguire meglio l’evento”.Giovedì sera stessa ora stessa location si replica con il corso dedicato al navigatore di bordo e agli strumenti di navigazione.
(enea beretta Lariovela.it)
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Quest'anno la consueta riunione per la messa a punto del calendario delle manifestazione veliche del lago di Como si e' tenuta presso lo Yacht Club Como alla presenza di una nutrita rappresentanza dei tecnici sportivi dei Circoli Velici lariani . Ad aprire i lavori il Presidente XV^ Zona Ing Carlo Alberto Zerboni coadiuvato dal Consigliere Federale Angelo Insabato e dal responsabile comunicazione Aldo Ferri. Prima di entrare nel vivo della discussione, sono state fornite alcune indicazioni circa la corretta comunicazione al Comitato di Zona dei dati inerenti le regate. Il bando di Regata va inviato almeno trenta giorni prima dell'evento e le classifiche dovranno pervenire con la massima urgenza nel formato nativo ZW. Non sara' dunque piu necessario convertire i dati nel formato html ma bastera' inviare direttamente il files contenente i dati della regata. A tale proposito la XV^ si sta attivando per la definizione di un corso specifico su ZW dedicato ai responsabili delle segreterie dei circoli che si occupano di classifiche. Tra le altre proposte uscite in sede di discussione generale quella presentata da un circolo dell'alto lario intenzionato a dare vita ad un comitato che agisca nelle sedi opportune per una piu' corretta regolamentazione delle tariffe richieste dal Consorzio dei Laghi Minori per la cauta navigazione. Il Comitato di Zona nella persona del suo Presidente Zerboni s'e' reso disponibile a collaborare per una rapida definizione della questione. Viene infine fatto notare che nel caso di manifestazioni concomitanti, il Consorzio dei Laghi minori ha disposto che da quest'anno i Circoli dovranno dichiarare espressamente che le due manifestazioni non andranno in contrasto diversamente procedera' ad autorizzare chi ha presentato per primo la richiesta. Il Consigliere Federale Insabato Comunica a tutti i Circoli che organizzano regate per tavole a vela che da quest'anno si dovra' verificare che gli atleti che si iscrivono alle manifestazioni, siano in possesso di visita medica sportiva di tipo A come richiesto dalla classe nazionale. Infine i circoli che organizzano eventi per la classe Optimist dovranno rispettare le decisioni prese collegialmente in occasione della passata riunione della classe soprattutto in merito al numero dei meeting ridotto a sei come risulta dalla mozione accettata dalla maggioranza. In definitiva i Circoli che aspirano ad organizzare meeting, dovranno dimostrare in futuro d'essere competenti nella gestione di queste non facili regate. Per quanto riguarda il calendario le novita' dell'edizione 2010 riguardano anzitutto la grafica rinnovata che permette di identificare con maggior facilita' le diverse manifestazioni attraverso una suddivisione per classi e per categoria oltre che per data e Circolo organizzatore. La restante parte della giornata e' stata dedicata alla lettura della bozza del calendario che ha permesso di identificare gli errori di trascrizione e nel contempo di migliorare la distribuzione delle manifestazioni sui diversi specchi acquei. In generale si e' assistito ad una maggiore collaborazione tra Circoli che ha permesso in piu di un caso di ridurre il numero dei Comitati di Regata distribuendo meglio le forze in campo. Ringraziamenti allo Yacht Como per la graditissima occoglienza.
(enea beretta Lariovela.it)
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L'iniziativa che vi avevo preannunciato nasce dalla collaborazione di Phi!Number una nuova realtà imprenditoriale del panorama velico lombardo che si avvale dell’esperienza di due velisti Doc, Duccio Colombi e Luca Bacci e l’Unione Vela Altura Italiana (UVAI) con il patrocinio di Societa’ veliche che gravitano attorno all’area milanese. I dettagli dell’iniziativa sono ampiamente illustrati nel comunicato che trovate allegato, cio che preme sottolineare e che progetti di tale portata sono rari e dunque converrebbe approfittarne! Lariovela ha aderito e’ sara’ presente al primo evento dandovene conto prima possibile.
(Enea Beretta Lariovela.it)
Serata dedicata al ruolo del navigatore
Martedì 26 gennaio alle ore 20:30 presso il "Fiori Oscuri" (via Fiori Oscuri 3, Milano) è in programma la serata dedicata al ruolo del navigatore e degli strumenti di navigazione in un top team, primo di una serie di incontri organizzati da Phi!Number con il supporto dell'Unione Vela d'Altura Italiana. Il relatore d'eccezione è Bruno Zirilli, navigatore di +39 nella 32ma America's Cup e vincitore della tappa di Nizza del Louis Vuitton Trophy con il team Azzurra. La partecipazione agli incontri è gratuita previa iscrizione sul sito e nel limite della capienza dei locali. All'ingresso sarà necessario consegnare la pagina d'iscrizione. Non saranno ammesse persone non pre-iscritte.
Sono stati riservati in via prioritaria una parte dei posti disponibili ai soci Uvai che si iscrivono dal sito www.phi-number.com (www.phi-number.com/ita/Contatti/Preiscrizione-eventi): per questo è necessario che l'iscrizione sul sito sia pervenuta prima dell'evento. All'ingresso sarà richiesta la tessera di iscrizione all'Uvai in corso di validità.
L'incontro è un'occasione per migliorare la comprensione della tattica e fare il punto sui diversi aspetti del ruolo del navigatore in regata. Chi vorrà approfondire ulteriormente l'argomento, potrà seguire un corso specifico che ha lo scopo di formare membri d'equipaggio in grado di gestire al meglio i dati strumentali per comunicare preziose informazioni al pozzetto. A garantire l'alta qualità del contenuto è Phi!Number, la società di servizi nata dalle esperienze sportive e imprenditoriali di Duccio Colombi e Luca Bacci per rispondere alle esigenze degli armatori e dei velisti orientati alla competizione.
(fonte UVAI)
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Chi poteva prevedere che da queste fredde notti invernali potessero nascere nientemeno che due interessantissimi progetti per la vela lariana? C’e’ fermento sia nel basso che nell’alto lario, due le proposte destinate almeno nelle intenzioni dei promotori a riaccendere le luci della ribalta sulla vela lariana. E’ di oggi infatti la notizia che un volonteroso regatante milanese Fabio Mauri da un paio d’anni approdato in alto lago dopo una lunga militanza sul Benaco dalle idee piuttosto chiare intenzionato ad organizzare o riorganizzare vedete un po voi per la prossima stagione velica una serie di eventi dedicati espressamente alla classe libera cabinati. Sono note a tutti le vicende che hanno travagliato la gloriosa classe libera del lario caduta nel dimenticatoio non certo per mancanza di volonta’ dei promotori ma che alla fine dopo anni di faticoso rodaggio non ha sortito il risultato sperato. Il promotore della nuova iniziativa e’ ripartito da zero facendo uno scrupoloso sondaggio tra le poco piu che centocinquanta barche che regatano o hanno regatano in libera nell’ultimo quadriennio. Un lavoro massacrante mi e’ stato riferito da un amico comune, portato avanti con volonta’ e determinazione finalizzato a trovare una soluzione che potesse suscitare il massimo dei consensi tra i diretti interessati e non solo, culminato con la riunione di domenica scorsa 6 Gennaio presso lo Y.C. di Como. Una quarantina gli armatori presenti dai quali e’ emersa la volonta’ di lavorare insieme su due diverse proposte. Il campionato formato da eventi certamente gia’ presenti nelle programmazioni dei singoli circoli affiancato ad un evento clou capace di attrarre l’interesse di regatanti anche da altri laghi. L’assegnazione dei premi basata sulla differenziazione metrica (per intenderci del tipo di quella impiegata per la Lario x due) affiancata dal sistema a compensi ORC Club svincolato dall’onere di dotarsi di certificato, da organizzare su percorsi di almeno una decina di miglia. Questo sistema a “doppio binario” dovrebbe garantire una corretta distribuzione dei premi sia per le barche da crociera che per quelle da regata. Un progetto dunque tutto in divenire bisognoso piu che mai dell’appoggio dei regatanti in primis ma anche dei tanti circoli organizzatori. Se l’idea dovesse decollare, i benefici verrebbero equamente distribuiti per tutti. Che sia arrivata la fine delle regatine di dieci barche e anche meno? Ancora non lo sappiamo, certo e’ che varrebbe la pena di provare magari in futuro potrebbe nascere una “cento miglia” anche da noi perche’ no?.
Per il momento i circoli che hanno aderito all’iniziativa sono: CV Cernobbio, CV Moltrasio, Y.C. Como, Orza Minore, Canottieri Domaso e le manifestazioni sono in aprile la Como Lake Regatta (C.Domaso), Maggio Lario x 2 (Orza Minore), Giugno Crociera in alto lago (YC Como), Luglio da definire, Settembre Erika Cup (C. Domaso). Al momento il circuito pare un po sbilanciato verso il ramo occidentale ma gli organizzatori sono convinti che si riuscira’ a trovare un giusto equilibrio con la collaborazione dei circoli del ramo orientale.
La seconda proposta altrettanto interessante che per la verita’ ha avuto una travaglio assai lento dal momento che gia’ un anno fa aveva fatto capolino dalle pagine del sito della J24 lario fleet, nata dalla collaborazione del C.V. Tivano si dovrebbe concretizzare a fine mese con l’organizzazione di una tuning dedicata all’intramontabile J24.Poche per la verita’ le informazioni apparse ad oggi sul sito della classe ma siamo fiduciosi che per un evento di tale importanza a breve gli venga dato il rilievo che merita. Naturalmente seguiremo l’evento e non mancheremo di informarvi degli ulteriori sviluppi. Mi piace pensare che l’auspicio che feci un mese fa in occasione della lettera di fine anno abbia sortito l’effetto sperato dal momento che mentre scrivo vengo informato di un’altra proposta della quale vi daro’ conto quando mi apparira’ piu chiara, si tratta ora di lavorare assieme perche’ dalle parole si passi velocemente ai fatti. La Federazione Italiana Vela XV^ zona ha lavorato alacremente con la collaborazione dei circoli affiliati per pubblicare prima possibile una bozza del calendario 2010 tant’e’ vero che ad oggi salvo qualche piccolo aggiustamento dovremmo essere in grado di identificare tutta la programmazione. Anche questo lavorio ha favorito lo scambio di idee, ecco perche’ e’ piu che mai importante che si pervenga prima possibile ad una definizione del calendario cosi da giungere in prossimita’ della stagione con le idee chiare di cio’ che si andra’ a fare nel vero senso della parola.
(enea beretta Lariovela.it)
P.S.
Vi piacerebbe scrivere qualche articolo inerente la vela da pubblicare sul nostro portale? Coraggio questo e’ il Vostro momento! La redazione di Lariovela e’ a vostra disposizione. Inviate le proposte di collaborazione a info@lariovela.it Risponderemo a tutti.
(la Redazione di Lariovela.it)
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Nella sezione http://www.lariovela.it/RegRegata.html e' possibile consultare il testo delle modifiche introdotte dall'ISAF al Regolamento di Regata. Dal gennaio del prossimo anno la Regola 18.2c cambia in quanto ci si e' accorti che il testo entrato in vigore a gennaio di quest'anno lasciava un certo grado di liberta' alla barca libera dalla poppa dell'avversaria di spegnere appunto la 18.2 semplicemente con una "finta virata". Per la verita' sono stati pochissimi i regatanti che in questo periodo hanno sfruttato questa possibilita'! In ogni caso ora tutto torna ad una situazione piu reale: La barca che entra in zona libera dalla prua perde i propri diritti unicamente se e' lei stessa a "passare la prua al vento". L'altra modifica riguarda la definizione di ostacolo. Col testo modificato la barca con diritto di spazio o spazio in boa non e' piu' un ostacolo cancellando di fatto i conflitti tra la 18 e la 19. Altre modifiche riguardano la definizione di "parte", una regola delle tavole a vela la regola 2.12 dell'appendice C e altre modifiche all'appendice J e K.
Consiglio vivamente a tutti di leggersi bene il testo e consultare anche gli esempi allegati.
(enea beretta Lariovela.it)
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